Dici sorelle Lo Bue e pensi alla vittoria. Sì perché, da due anni, questa straordinaria coppia targata Canottieri Palermo e capitanata dal nostro tecnico Benedetto Vitale si è trasformata in una vera macchina di medaglie d’oro. Lo dimostrano i due titoli italiani conquistati nel 2010 nel due senza Ragazze e Junior e poi l’oro alla Coupe de la Jeunesse, in Belgio. Lo confermano gli allori, incredibili, di quest’anno. A partire da quello ottenuto alla prima regata nazionale di Piediluco, il 3 aprile, dove la superiorità delle «sisters», come le chiama il loro guru Benedetto, è schiacciante, nonostante l’infortunio subito da Giorgia proprio a inizio stagione. Ne sanno qualcosa le storiche avversarie della Canottieri Firenze, Arcangiolini-Ferrara, ormai rassegnate a vestire la maglia di eterne seconde. La prima brillante prestazione viene, poi, replicata, due settimane dopo, alla seconda esperienza internazionale delle sorelline giallorosse, il Memorial d’Aloja, dove Giorgia e Serena conquistano due bronzi, addirittura nella categoria senior. Appetito finito? Niente affatto! Con in testa Europeo e Mondiale, vincere è d’obbligo. Detto, fatto. L’otto maggio il nostro due senza vince anche il secondo Meeting, ipotecando, di fatto, la loro convocazione in vista dei Campionati Europei e rendendo molto semplice la previsione per il Campionato Italiano Junior. Ma prima di questo appuntamento, il 5 giugno, c’è un’altra tappa, i “Tricolori” Ragazzi, a Gavirate (Varese) dove, stavolta, scende in acqua solo Serena, ancora secondo anno Ragazze. Pur senza esperienza in questa specialità, la prodiera osa sfidare le migliori singoliste italiane e, per poco, non sale sul podio: per lei, uno straordinario quarto posto, a un soffio dal bronzo, tra gli applausi di Giorgia (primo anno junior), rimasta in tribuna, e di un entusiasta Vitale. Passa solo un giorno e la coppia si riunisce, sempre sulle acque varesotte, per la selezione mondiale. Le sorelle stravincono, ma un violento acquazzone gli impedisce di fare il tempo federale, che gli permetterebbe di staccare il biglietto per i Mondiali. Poco male, l’occasione per rifarsi è vicina: il Campionato Italiano Junior, a Ravenna. Il copione è sempre lo stesso: prime in batterie, campionesse italiane in finale. Ma, soprattutto, 7’34’’, quattro secondi sotto il tempo federale. Benedetto, rimasto a Pelermo per motivi familiari esulta mentre Sisto Bosco gli racconta in diretta telefonica l’arrivo in solitaria.

Con l’oro italiano al collo è già tempo di rimettersi in barca. Stavolta, però, a Kruszwica, in Polonia.  Giorgia e Serena sanno che vincere l’Europeo vuol dire andare ai Mondiali. Anche stavolta, Benedetto le segue a distanza. E loro non lo deludono. In batteria fanno il miglior tempo, dando dieci secondi alle dirette inseguitrici. In finale, c’è un solo equipaggio, una sola nazione: l’Italia di Giorgia e Serena, che dopo una punta di svantaggio nei primi 500 metri, mette la prua davanti a tutte, comprese quelle delle giganti ucraine e romene. A dimostrazione che nello sport conta più la testa, che il corpo. Colpo su colpo, con un passo infernale, le Lo Bue aumentano il vantaggio fino all’arrivo, dove la barca italiana taglia per prima il traguardo, si laurea campione d’Europa e convince il tecnico azzurro Josy Verdonkschot che l’unico equipaggio già pronto per i Mondiali è proprio quello della Canottieri Palermo.

STEFANO LO CICERO
ADDETTO STAMPA FIC SICILIA
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