Marco Musicò conclude il suo viaggio in solitario in canoa

Di Roberto Ginex.

Da Napoli a Palermo a bordo di una canoa in solitario. Sedici tappe in diciassette giorni a remare con un obiettivo: chiudere un viaggio, iniziato il 15 luglio 2015, che lo ha visto navigare da Genova al capoluogo siciliano. Il medico palermitano Marco Musicò, con una grande passione per i remi e socio della Canottieri Palermo, esperto di traversate in solitario, conclude la sua terza avventura del suo viaggio suddiviso in tre tranches. Il ginecologo palermitano arriverà a Palermo alla Cala (Banchina Lupa) nella sede della sua società, intorno alle sei e mezza di questo pomeriggio dopo aver remato per completare l’ultima delle 17 tappe Termini Imerese Palermo, 20 miglia marine. Il club di canottaggio più antico della Sicilia ha organizzato una grande festa per accogliere il socio che ha compiuto una vera e propria impresa.

Da Napoli a Palermo ha percorso 390 miglia tutte in solitario lungo le coste della Penisola. Complessivamente nei tre anni a remato per circa 750 miglia marine, equivalenti a circa 1.400 chilometri di costa italiana.

Marco Musicò aveva iniziato nell’estate del 2015 con la traversata in canoa dello Stretto di Gibilterra, dove era cominciata la prima tappa. Poi da Tangeri aveva raggiunto Genova per scendere pian piano verso Palermo, costeggiando tutta la parte occidentale della Penisola, con la fermata prima di Roma. Nel 2016 si era fermato a Napoli, navigando per 340 miglia in 13 tappe. Ma in effetti la prima parte dell’avventura di Marco Musicò era iniziata nel 2012, e conclusa nel 2014, con il viaggio d’andata da Genova a Gibilterra, coprendo circa 1.100 miglia marine, equivalenti a 2.050 km circa. Il 15 luglio del 2012 Marco Musicò, da Genova era arrivato a Port Camargue (Francia) percorrendo 270 miglia (500 km.) in 9 tappe. Nel 2013 seconda avventura da Port Camargue a Valencia (Spagna): 400 miglia (740 km.) in 17 giorni. Infine, nel 2014 partenza da Valencia ed arrivo a Gibilterra: in canoa 410 miglia (766 km.) in 19 giorni.

“E’ una meravigliosa conclusione di una serie di avventure in mare – dice raggiunto al telefono Marco Musicò, che ha utilizzato i suoi giorni di vacanza per compiere queste imprese sportive e che è certamente tra i massimi esperti di viaggi in canoa in solitario -. In questi anni sono arrivato a bordo della mia canoa fino a quello che in passato era considerato il confine del mondo conosciuto, lo Stretto di Gibilterra, per affacciarmi nell’oceano sconfinato delle passioni. Amo la canoa, amo il mare – aggiunge – e quando vedo la mia canoa come una scheggia che tenta di dominare il mare mi vedo come l’uomo che con la ragione tenta di dominare le passioni. Viaggiare è una passione e in fondo mi piace anche stare un po’ da solo. E’ un modo per ricaricarsi, per riordinare le idee e per cercare sempre stimoli nuovi”, conclude il ginecologo palermitano la cui impresa è possibile scoprire sulla pagina facebook “il canoista solitario” .

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